sabato 21 settembre 2019

SOCIOLOGIA: Il processo di istituzionalizzazione

3. L'INTERAZIONE E LA RELAZIONE SOCIALE

  • L'INTERAZIONE
Posto che l'azione sociale è quel comportamento umano che avviene in riferimento reale o presunto ad altri individui, è naturale che essa sia di norma l'origine di un'interazione, cioè di un sistema di azioni e reazioni reciproche tra due o più individui. L'intera società è fatta di interazioni tra individui, gruppi, organizzazioni. 
L'interazione può essere talmente fugace da divenire impercettibile.
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  • LA RELAZIONE
Quando l'interazione si ripete o si prolunga nel tempo, essa comincia a "produrre" un certo contenuto stabile e tra gli individui coinvolti si forma una specie di legame, una relazione tale per cui il comportamento dell'uno tiene fin dal principio conto del comportamento atteso dall'altro.
Il nostro modo di comportarci non è più libero e casuale, ma sottostà a delle attese: mi attendo che l'altro mi saluti, se non lo facesse penserei che c'è qualcosa che non va.
Secondo l'esempio di Max Weber definiamo il rapporto tra due o più individui che orientano reciprocamente le loro azioni "relazione sociale". Attraverso le interazioni le relazioni sociali si formano, si riproducono e mutano nel tempo.

SOCIOLOGIA: Il processo di istituzionalizzazione

2. L'AZIONE SOCIALE

  • AZIONE E OMISSIONE
Max Weber definiva agire sociale l'insieme dei comportamenti dell'uomo che si riferiscono ad altre persone e azione sociale ogni singolo comportamento.
E' importante tener presente che un'azione sociale non è solo un "fare", un'iniziativa attiva: anche il "tralasciare", cioè omettere di fare qualcosa costituisce un'azione sociale.
Se per esempio viaggiamo sull'autobus senza biglietto, anche se nessuno lo scopre compiamo un'azione sociale, poiché essa ha delle conseguenze sul comportamento altrui.
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  • AZIONE E REAZIONE
Un'azione sociale è quel comportamento che forse non sortisce alcun effetto sulla società, ma che l'individuo compie credendo, anche inconsciamente, di suscitare determinate reazioni, effetti o risultati su altri individui.
Infine, è un'azione sociale quel comportamento individuale che è a sua volta una reazione a ciò che riteniamo sia l'agire sociale prevalente, anche quando si tratta soltanto di una nostra fantasia.
Per azione sociale si intende il singolo comportamento di un uomo, sia di azione sia di omissione, nella misura in cui esso, nelle intenzioni o negli effetti attesi, si riferisce all'azione di altri uomini.

SOCIOLOGIA: Il processo di istituzionalizzazione

1. LA SOCIETA', UN ORGANISMO STRUTTURATO

  • LA VITA SOCIALE DEGLI INDIVIDUI
Ai sociologi interessa sì indagare l'individuo, ma non l'individuo sotto ogni suo aspetto: per esempio non è rilevante dal punto di vista sociologico sapere come funziona il suo apparato digerente, nè interessa sapere che cosa ha sognato l'altra notte. 
Di tutto ciò che compone la vita di un individuo, solo quanto riguarda direttamente il suo rapporto con le altre persone interessa la sociologia.
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  • LE STRUTTURE DELLA SOCIETA'
La società non è un caos indistinto di individui che interagiscono tra loro, ma un organismo strutturato, composto di una moltitudine di forme intermedie di aggregazione. La famiglia, l'azienda dei trasporti pubblici, il gruppo di coetanei, la scuola sono tutte strutture della società che determinano, favoriscono e condizionano i nostri rapporti.
La società, dunque, è sempre articolata in gruppi e organizzazioni. I gruppi e le organizzazioni sono innumerevoli e di ogni genere e tipo. Perciò uno dei primi compiti della sociologia è studiare il carattere strutturato della società in tutte le sue articolazioni.

PSICOLOGIA: Sviluppo e psicoanalisi

3. LO SVILUPPO DELLA VITA PSICHICA:PROCESSO PRIMARIO E SECONDARIO

  • DUE PROCESSI, DUE PRINCIPI
Freud distingue la vita psichica tra processo primario e processo secondario.
Risultati immagini per processo primario e secondarioIl processo primario riguarda l'attività psichica dominata dall'inconscio, sostanzialmente tendente alla soddisfazione immediata dei desideri. Il neonato risponde a quello che Freud chiama principio di piacere, desidera soddisfare le sue pulsioni in maniera immediata.
Il processo secondario, l'attività psichica dell'Io inibisce le spinte istintuali e dilaziona la soddisfazione del desiderio: l'Io si adatta alla realtà, posticipando il desiderio e in alcuni casi anche rinunciandoci. Il bambino si adegua a un principio di realtà, si rende conto che è impossibile la soddisfazione immediata delle pulsioni. Impara a tener conto della realtà e delle sue esigenze, diventando capace di rinunciare a tendenze non compatibili con essa.
A fondamento del processo primario e del processo secondario della vita psichica stanno dunque il principio di piacere e il principio di realtà.

PSICOLOGIA: Sviluppo e psicoanalisi

2. LA PSICOANALISI E L'INCONSCIO

  • LA PSICOANALISI COME CONCEZIONE ANTROPOLOGICA
La teoria psicoanalitica è un modello complesso nel quale ritroviamo diverse proprietà. Freud stesso ha coniato il termine psicoanalisi per indicare:
Risultati immagini per psicoanalisi e inconscio> un procedimento per l'indagine di processi mentali, ovvero un metodo di 
ricerca per conoscere il funzionamento dei processi mentali
> un metodo terapeutico per la cura delle nevrosi
> una disciplina scientifica, ovvero un insieme di teorie psicologiche

La psicoanalisi costituisce quindi un modello teorico che propone una visione dell'uomo specifica e articolata, una concezione antropologica nella quale vengono sviluppati temi quali l'origine dell'Io, il rapporto tra individuo, società, cultura, il rapporto con la religione, con l'arte.



  • IL RUOLO DELLE PULSIONI E DELL'INCONSCIO
L'importante contributo di Freud è stato quello di evidenziare che lo sviluppo dell'uomo è determinato da pulsioni e da elementi inconsci, che influenzano comportamenti, pensieri, sentimenti.
Lo psicoanalista austriaco individua delle fasi di sviluppo comuni a tutti gli esseri umani; tuttavia oni individuo attraversa questi stadi in modo diverso e personale.
L'inconscio è una forza impersonale che dà origine a motivazioni e comportamenti, le cui radici sono da ricercare nell'infanzia.

PSICOLOGIA: Sviluppo e psicoanalisi

1. PSICOANALISI E SOCIETA'

  • IL VALORE DELLA TEORIA FREUDIANA
Risultati immagini per freudNel corso del Novecento la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud è stata messa in discussione da più parti, alcuni aspetti sono stati superati e lo stesso metodo terapeutico è stato rivisto e modificato: oggi la psicoanalisi non occupa più il posto di rilievo che l'ha vista protagonista per molti decenni.
Secondo lo storico Zaretsky, la psicoanalisi rappresenta la prima grande teoria e praticadella vita personale, e si è sviluppata in un contesto storico che ne ha favorito lo sviluppo.
  • DALL'IDENTITA' FAMILIARE ALL'INCONSCIO INDIVIDUALE
I cambiameti dovuti ai processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno modificato il senso di identità dell'individuo. Lo sviluppo del capitalismo industriale, con la separazione tra ambiente di lavoro e ambiente familiare, permise alla famiglia di organizzarsi in modo nuovo e agli individui di immaginare per sè identità extrafamiliari.
L'idea di un inconscio individuale elaborato da Freud rifletteva i cambiamenti in atto sul piano economico-sociale. La teoria freudaiana mette l'accento sulla particolarità di ogni esperienza umana per i singoli individui, sull'elaborazione assolutamente personale dei vissuti, sulle dinamiche inconsce che influenzano lo sviluppo, le scelte e i comportamenti.