La diffusione della scrittura ha inciso fortemente sul modo di pensare degli esseri umani. Prima della scrittura le tecniche di conservazione della memoria erano ben diverse. Dove non c’è scrittura possono esistere tecniche mnemoniche esterne alla parola, come ad esempio sassolini, bastoncini e cordicelle; essi non sono utili per ricordar sequenze argomentati e molto lunghe. Laddove la scrittura è assente, l’unico modo per ricordare lunghe sequenze argomentative è pensare per “moduli mnemonici”. Questo modo di trasmettere la memoria e le conoscenze si riflette sul tipo di memoria e di conoscenza stessa che viene trasmessa. Dove non ci sono testi scritti ci si può solo affidare alla parola.

La scrittura consente di sviluppare un pensiero più ampio di quello legato all'oralità, perché permette di entrare più rapidamente in contatto con molteplici punti di vista, d confrontarli in maniera sistematica e di elaborare nuove proposizioni a partire da quelle esistenti. Essa ci rende capaci di elaborare un linguaggio meno compreso entro i limiti del nostro piccolo mondo linguistico, il quale è adattato a cogliere le sfumature della vita quotidiana.
6. I MEDIA E LA NUOVA COMUNICAZIONE GLOBALE

I media, e la televisione
su tutti, sono fattori attivi nel processo di produzione e di cambiamento
culturale. La riflessione di Marshall McLuhan ruota intorno all'ipotesi secondo
cui i media prevedono i comportamenti indipendente dai contenuti
dell’informazione. Secondo lui: “il mezzo è il Messaggio”.

Nessun commento:
Posta un commento