La principale categoria utile per descrivere la stratificazione nella società industriale è quella di classe sociale.. Essa fu portata all'attenzione dei sociologi da Karl Marx, il quale sosteneva che le disuguaglianze sociali possono essere ricondotte a un'unica causa originaria: il tipo di rapporto che ciascun gruppo sociale intrattiene con i mezzi di produzione della ricchezza. Secondo Marx la stratificazione sociale si modella dunque su differenza di tipo economico tra le persone e tra i gruppi sociali, mentre tutte le disuguaglianze di altro tipo possono essere spiegate sulla base di tali differenze.
Per Marx la stratificazione della società industriale si articola di conseguenza in due soli strati, che egli chiama appunto classi sociali:
- BORGHESIA è la classe di tutti coloro che detengono la proprietà dei mezzi di produzione, ed è dunque la classe dominante
- PROLETARIATO è la classe di tutti coloro che possiedono solo la propria forza-lavoro, ed è quindi la classe subalterna
4. I CETI
Le differenze tra persone e gruppi non possono essere ricondotte alle sole differenze professionali e di reddito. A queste si incrociano differenze culturali che sono altrettanto importanti.
Alla stratificazione per professioni e per reddito si sovrappone dunque una stratificazione per atteggiamenti e consumi culturali che non necessariamente coincide con la prima.
Per definire meglio questa complessità si può utilizzare il concetto di ceto, che a differenza di quello di classe fa riferimento non alla professione e al reddito delle persone, ma allo stile di vita che esse conducono e al tipo di riconoscimento sociale cui ambiscono.
5. LA CULTURA
Appartenere a un certo strato sociale porta a sviluppare un certo tipo di cultura, e condividere quel tipo di cultura è una delle condizioni che indicano l'appartenenza a quello strato sociale.
Ogni società condivide al proprio interno una certa cultura, costituita di significati che tutti o gran parte dei suoi membri attribuiscono più o meno a fatti, oggetti e comportamenti, una cultura caratteristica e distintiva di quella società rispetto a tutte le altre.
L'esistenza in ogni società di una cultura dominante non significa che tutti i membri della società condividono esattamente la stessa cultura.
L'esistenza di una stratificazione nella società fa sì che spesso ciascuno strato si riconosca in significati e valori che differiscono in parte da quelli degli altri strati.
La cultura specifica di un singolo strato o gruppo sociale viene detta subcultura, intendendo con questo che si tratta di una "cultura subordinata" a un'altra cultura, ossia di una variante della cultura dominante.
La subcultura giovanile è quella che, per le proprie caratteristiche e la propria "visibilità", richiama oggi maggiormente l'interesse dei sociologi.
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