1. RIFORMA PROTESTANTE E ALFABETIZZAZIONE
Tra i diversi motivi che hanno contribuito a innalzare i livelli di alfabetizzazione e di conoscenza nell'Europa tra Seicento e Settecento, le opposte ragioni religiose hanno svolto un ruolo importante. La teologia luterana si affidava a una concezione dell'uomo pessimista, di derivazione agostiniana. Lutero credeva che il peccato originale avesse radicalmente corrotto l'essere umano, che era stato salvato dal sacrificio di Cristo.
I protestanti sottolinearono la responsabilità dei singoli nel percorso di salvezza, che poteva crescere se l'individuo conosceva la Parola di Dio depositata nella Bibbia e praticava la vita virtuosa. Lutero tradusse la Bibbia in tedesco per farla conoscere a tutti. Inizia così l'unificazione linguistica.
Sotto il profilo dell'alfabetizzazione, la Riforma protestante produsse importanti conseguenze. Lutero stesso sollecitò iniziative pubbliche per l'apertura di scuole e si rivolse direttamente ai padri di famiglia con una predica sul loro dovere di istruire i figli.
Il fenomeno "semi-alfabetismo" vuol dire che persone erano i grado di comprendere un testo scritto, pur non essendo capaci di scrivere. Sotto il profilo più strettamente educativo è da notare che i riformati, soprattutto i calvinisti, impartivano un'educazione rigida ai bambini, che vedevano come creature istintivamente volte al peccato.
Le punizioni, anche fisiche, erano considerate giuste. La severità e la durezza improntavano l'educazione non diversamente da quanto accadeva tra i cattolici, l'educazione di buoni cristiani.
2. COMENIO E L'EDUCAZIONE UNIVERSALE
3. COMENIO E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA
Comenio è il maggiore esponente della pedagogia di fede protestante, il fondatore della pedagogia e della didattica moderna. Nato a Moravia nel 1592. La vita di Comenio si svolse durante un periodo storico drammatico, segnato dalla guerra, dalla peste e dalla carestia. Comenio vuole restaurare la moralità mediante la diffusione del sapere e delle virtù. Si distanzia da Lutero perchè non ha una visione così pessimistica dell'uomo ed è più vicino ad Erasmo nella fiducia nella ragione umana.
Ha una concezione diversa dall'idea di Lutero sul peccato originale: l'uomo era segnato dal peccato originale ma non era necessariamente un peccatore.
Comenio credeva nell'innocenza dei bambini. Voleva far conoscere a tutti i principi fondamentali del sapere, perchè tutti sono orientati alla salvezza e perchè ogni persona va rispettata in quanto a immagine e somiglianza di Dio. Comenio non faceva distinzioni nè di sesso nè di nazionalità nè di ceto: Tutti andavano istruiti.
Dai 6 ai 12 anni tutti i bambini dovevano frequentare la scuola vernacola: una scuola in lingua volgare, si apprendeva a leggere e a scrivere, conteggiare, musica, catechismo, storia e geografia, scienze e i lavori manuali.
Comeno scrive il primo libro didattico, tipo di libro ebbe grande successo.
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