1) FISSA I CONCETTI
- Le società a oralità primaria sono quelle società che rifiutano, per vari morivi, l'utilizzo della scrittura
- Gli stili cognitivi si dividono in maniera netta e radicale tra stile cognitivo globale e stile cognitivo articolato
- Che cosa sostiene Bronislaw Malinowski a proposito del potere della parola presso i Trobriand? Che in determinate culture le parole hanno un potere speciale come se "il dire fosse quasi un fare"
- In che senso la televisione è un mezzo culturale influente? Nel senso che essa non viene influenzata dalle diverse culture, ma è ovunque uno strumento neutrale
- Il tempo puntiforme è quello in cui i riferimenti temporali sono associati a eventi naturali o sociali
2) APPRENDI IL LESSICO
- PENSIERO ASTRATTO pensiero non materiale e non semplice
- TECNICHE MNEMONICHE tecniche per imparare a memoria
3) STABILISCI I COLLEGAMENTI
STILI DI PENSIERO E DI COMUNICAZIONE
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PENSIERO
CONCRETO
esercitato
in relazione a contesti d’esperienza
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PENSIERO
ASTRATTO
esercitato
in relazione a contesti astratti o ipotetici
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COMUNICAZIONE
ORALE
-
società a
oralità primaria
-
tecniche
mnemoniche
-
potere
della parola
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COMUNICAZIONE
SCRITTA
-
la
scrittura cuneiforme e scrittura alfabetica
-
la
scrittura condiziona il pensiero
-
scrittura
permette maggiore conservazione di memorie
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STILE
COGNITIVO GLOBALE
Dalla
totalità del fenomeno alla particolarità degli elementi
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STILE
COGNITIVO ARTICOLATO
Dalla
considerazione dei singoli elementi dell’esperienza alla totalità
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CONCEZIONE PUNTIFORME
DEL TEMPO
Riferimenti
temporali connessi a eventi naturali, sociali o fisiologici
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CONCEZIONE
UNIFORME DEL TEMPO
Tempo
come unità uniforme, frazionabile e misurabile
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4) COSTRUISCI L'ARGOMENTAZIONE
- Alla fine degli anni Sessanta del 900 Berlin e Kay confrontarono le terminologie cromatiche in ventisei lingue diverse
- Più una cultura è sviluppata e complessa, più il suo vocabolario cromatico è ricco. Più una cultura è semplice, il più vocabolario cromatico è povero
- Secondo Berlin e Kay, in base alle loro ricerche, tutti gli esseri umani sono in grado di percepire tutte le gradazioni del colore ma esse vengono espresse in una quantità di termini diversa in base alla cultura
- Accertarono che il numero dei termini presenti in ciascuna lingua variava da un minimo di due a un massimo di undici. Chiamarono termini "di base" quelli che esprimono fenomeni percettivi immediatamente comprensibili
- Un'obiezione sollevata al lavoro di Berlin e Kay riguarda la distinzione tra cultura semplice e cultura complessa
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